Che cos’è il competency management e perché è centrale per la PA
Il competency management è il processo attraverso cui un’organizzazione mappa, valuta e sviluppa le competenze necessarie per svolgere in modo efficace ruoli e attività professionali. Rispondendo alla domanda “Che cos’è il processo di competency management?”, possiamo definirlo come un modello integrato per collegare le competenze delle persone agli obiettivi strategici dell’ente.
Nella Pubblica Amministrazione, questo approccio è diventato centrale per affrontare il cambiamento: da un lato, l’evoluzione delle normative e delle tecnologie impone nuove skill; dall’altro, la PA è chiamata a migliorare la performance organizzativa in modo sostenibile, valorizzando le risorse umane.
Il paradigma si sta spostando dal controllo del processo alla valorizzazione delle persone. In questo scenario, il competency management consente di abbandonare modelli statici e gerarchici per adottare sistemi agili, trasparenti e basati sul merito, dove competenze, formazione e valutazione dialogano in modo continuo.
I vantaggi di un modello basato sulle competenze per le amministrazioni
Un sistema di competency management nella PA porta benefici concreti e misurabili, sia a livello individuale che organizzativo. Tra i principali vantaggi:
- Miglioramento del processo di reclutamento e selezione, grazie a criteri più oggettivi basati sulle competenze effettive.
- Sviluppo mirato del personale, con percorsi formativi calibrati sui gap reali e sulle priorità strategiche.
- Allineamento tra persone e obiettivi dell’ente, con una visione chiara dei ruoli, delle responsabilità e delle aspettative.
- Aumento della trasparenza e della responsabilizzazione, attraverso un modello condiviso di valutazione.
- Valorizzazione delle competenze interne, con effetti positivi su motivazione, retention e qualità dei servizi offerti
Come progettare un sistema professionale competency based
Per costruire un sistema professionale basato sulle competenze, è necessario partire da una progettazione solida e condivisa. Il primo passo consiste nella definizione chiara dei “job” – cioè i ruoli professionali presenti nell’ente – e dei relativi dizionari di competenze, che includono competenze tecniche, trasversali e digitali.
Questo lavoro richiede il coinvolgimento dei responsabili HR, dei dirigenti e, in alcuni casi, anche degli stakeholder esterni. Il modello va costruito su misura, tenendo conto della missione dell’ente, della sua struttura organizzativa e degli obiettivi strategici. Una volta definiti i job e le competenze associate, si può avviare il processo di mappatura, valutazione e sviluppo.
Le 4 fasi per implementare il competency management
L’implementazione di un sistema di competency management nella PA si articola in 4 fasi operative fondamentali:
- Mappatura delle competenze richieste
Identificare le competenze attese per ciascun ruolo all’interno dell’organizzazione, costruendo un dizionario aggiornato e condiviso. - Assessment delle competenze esistenti
Raccogliere dati sulle competenze possedute dal personale attraverso strumenti strutturati (autovalutazione, valutazione del responsabile, test, ecc.). - Analisi dei gap
Confrontare le competenze attese con quelle rilevate per individuare le aree di miglioramento e definire le priorità d’intervento. - Pianificazione dello sviluppo e della formazione
Costruire piani formativi individuali e organizzativi basati sui gap rilevati e sugli obiettivi strategici dell’ente.
Questo processo può essere gestito in modo efficiente grazie a soluzioni digitali specifiche, che consentono di automatizzare i flussi, tracciare i progressi e integrare dati e valutazioni.
Un esempio pratico: l’esperienza dell’Unione Romagna Faentina
Nel webinar “Il Competency management, un modello per la gestione delle persone nella Pubblica Amministrazione”, organizzato da Maps S.p.A. in collaborazione con Fleurs International e con la partecipazione di Unione della Romagna Faentina, abbiamo affrontato il tema della centralità delle competenze nella gestione e nello sviluppo del personale in ambito PA.
Si è parlato, in particolare, anche di come individuare gli elementi che caratterizzano i sistemi professionali, delle modalità con cui si progettano e delle soluzioni che ne semplificano la gestione.
Il webinar è stata l’occasione per condividere l’esperienza dell’Unione Romagna Faentina (URF), un’amministrazione pubblica che ha riclassificato le professioni della propria organizzazione.
La soluzione GZOOM® per la gestione delle competenze
Il modulo Sviluppo Capitale Umano di GZOOM® supporta le organizzazioni nella mappatura dei profili professionali e nella costruzione del sistema professionale e, successivamente, nell’assesment delle competenze del personale.
L’analisi dei gap di competenze, rispetto ai profili assegnati, rappresenta la base dati per effettuare la programmazione della formazione del personale e supporta le scelte in materia di programmazione dei fabbisogni di profili e di competenze.