Che cos’è il PIAO e cosa significa il suo acronimo
Il PIAO, acronimo di Piano Integrato di Attività e di Organizzazione, rappresenta un’importante innovazione introdotta per semplificare gli adempimenti delle Pubbliche Amministrazioni (PA) italiane.
Il PIAO nasce con l’obiettivo di razionalizzare e integrare in un documento unico numerosi piani obbligatori previsti dalla normativa vigente. Prima della sua introduzione, ogni amministrazione era tenuta a redigere separatamente diversi documenti programmatici, come il Piano della performance, il Piano anticorruzione, il Piano dei fabbisogni di personale, il Piano della formazione e il Piano della trasparenza. Con il PIAO, tutte queste componenti confluiscono in un unico quadro strategico e operativo, favorendo un approccio più coordinato e orientato ai risultati.
Il significato del PIAO va quindi ben oltre la semplificazione formale. Si tratta di uno strumento strategico che permette alle amministrazioni di programmare le proprie attività in modo integrato, definendo obiettivi chiari e misurabili, coerenti con le risorse disponibili e le priorità istituzionali. Il PIAO si fonda su una visione sistemica e interfunzionale, che pone al centro l’impatto delle azioni amministrative sul benessere collettivo.
Uno degli aspetti centrali del PIAO è infatti la sua finalizzazione alla creazione di Valore pubblico, inteso come l’insieme dei benefici tangibili e intangibili generati dall’azione amministrativa per i cittadini, le imprese e gli altri portatori di interesse. Questo implica una maggiore attenzione alla valutazione della performance organizzativa, alla trasparenza dei processi decisionali e all’effettiva ricaduta delle politiche pubbliche sul tessuto sociale ed economico.
Inoltre, il PIAO rappresenta uno strumento fondamentale anche per la gestione del capitale umano e per la pianificazione della formazione del personale pubblico. L’adozione di una logica integrata consente infatti di mettere in relazione la programmazione del fabbisogno di personale con gli obiettivi strategici e le competenze necessarie per realizzarli. In sintesi, il Piano Integrato di Attività e di Organizzazione non è solo un documento amministrativo, ma un vero e proprio driver di cambiamento per la Pubblica Amministrazione, in linea con i principi del PNRR e con una visione moderna, trasparente e orientata ai risultati della governance pubblica.
A cosa serve il PIAO e quali vantaggi porta alla PA
Il PIAO rappresenta uno strumento strategico per rinnovare profondamente la gestione e l’organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni. La sua funzione principale è quella di semplificare e razionalizzare gli obblighi programmatori, attraverso un documento unico che unisce e sostituisce numerosi piani finora predisposti in modo separato. Questo approccio consente una riduzione significativa della burocrazia, facilitando il lavoro interno e rendendo più trasparenti i processi decisionali verso l’esterno.
Uno dei principali vantaggi dell’adozione del PIAO è proprio la visione integrata che esso promuove: attraverso la connessione tra programmazione strategica, gestione del personale, formazione, anticorruzione e trasparenza, le PA sono chiamate a ragionare in termini di coerenza, interdipendenza e impatto delle azioni amministrative. In altre parole, non si tratta più di adempimenti isolati, ma di un ecosistema organizzativo coordinato.
Altro aspetto fondamentale è la misurazione della performance. Il PIAO introduce una logica orientata ai risultati: ogni obiettivo definito deve essere collegato a indicatori chiari e verificabili, favorendo una cultura dell’efficacia e della responsabilità. Questo consente ai dirigenti pubblici di monitorare costantemente il livello di avanzamento delle attività e di intervenire tempestivamente in caso di scostamenti.
Ma il vero valore aggiunto del PIAO si manifesta nel suo collegamento diretto con il concetto di valore pubblico. Pianificare in modo integrato significa non solo migliorare i processi interni, ma soprattutto generare benefici concreti per la collettività. Il valore pubblico si traduce infatti in maggior benessere per cittadini e imprese, grazie a servizi più efficienti, politiche più mirate e decisioni più consapevoli. In quest’ottica, il PIAO si configura come un catalizzatore di cambiamento culturale e operativo: da semplice documento tecnico, a leva per una pubblica amministrazione moderna, aperta e orientata agli impatti. Non è solo uno strumento per “fare meglio”, ma per “fare la differenza” nel modo in cui le PA contribuiscono allo sviluppo sostenibile, alla coesione sociale e alla competitività dei territori.
Adozione del PIAO: in che modo si struttura
Obiettivo del PIAO è assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa, migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e procedere alla costante e progressiva semplificazione e reingegnerizzazione dei processi, anche in materia di diritto di accesso.
Il PIAO, nella sua forma integrale per PA con più di 50 dipendenti, è strutturato in 4 sezioni, ripartite in sottosezioni di programmazione, riferite a specifici ambiti di attività amministrativa e gestionali:
- Scheda anagrafica dell’amministrazione, da compilarsi con tutti i dati identificativi dell’amministrazione.
- Valore pubblico, performance e anticorruzione, nella quale l’amministrazione deve definire i risultati attesi in termini di obiettivi generali e specifici, programmati in coerenza con i documenti di programmazione economica e finanziaria adottati. Va esplicitato come una selezione delle politiche dell’ente si traduce in termini di obiettivi di Valore Pubblico (outcome/impatti), anche con riferimento alle misure di benessere equo e sostenibile (Sustainable Development Goals dell’Agenda ONU 2030; indicatori di Benessere Equo e Sostenibile elaborati da ISTAT e CNEL).
● La sottosezione di programmazione Performance va predisposta secondo le logiche di performance management.
● La Sottosezione relativa ai Rischi corruttivi e trasparenza dev’essere predisposta dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) sulla base degli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza definiti dall’organo di indirizzo, formulati in una logica di integrazione con quelli specifici programmati in modo funzionale alle strategie di creazione di valore. - Organizzazione e capitale umano, dove si presenta il modello organizzativo adottato dall’Amministrazione/Ente, indicando la strategia e gli obiettivi legati allo sviluppo di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche da remoto (es. lavoro agile e telelavoro) unitamente al piano triennale dei fabbisogni di personale.
- Monitoraggio, che dovrà contenere gli strumenti e le modalità di monitoraggio, incluse le rilevazioni di soddisfazione degli utenti, delle sezioni precedenti, nonché i soggetti responsabili.
Per semplificare la raccolta e la verifica dei dati necessari per la redazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, le amministrazioni possono avvalersi di una soluzione informatica programmatoria strategica che le aiuti a creare, preservare, sostenere e condividere il Valore, in modo tale che gli Enti possano concentrarsi su una pianificazione coerente, integrata e monitorabile.
Questi strumenti tecnologici offrono una serie di funzionalità integrate per supportare tutte le attività che concorrono a creare valore sostenibile.
● Le soluzioni di Performance Management supportano la pianificazione della creazione di valore e la misura del valore creato;
● le soluzioni di Governance, Risk & Compliance (GRC) agevolano la creazione di valore (governance e qualità) e proteggono il valore creato (risk e compliance);
● il Project Management & Controlling, attraverso il controllo dell’uso efficiente delle risorse, garantisce la sostenibilità nel tempo della creazione di valore;
● le soluzioni di Accountability & Stakeholder Engagement garantiscono comunicazioni bidirezionali tra Amministrazione e stakeholder a cui rendicontare (accountability) e da coinvolgere (engagement).
Valore pubblico nel PIAO: come si misura e perché è importante
Nel contesto del PIAO, il concetto di valore pubblico assume un ruolo centrale e strategico. Con questa espressione si intende la capacità delle Pubbliche Amministrazioni di generare impatti positivi concreti e misurabili per la collettività: cittadini, imprese e stakeholder. Non si tratta solo di “fare bene” le attività amministrative, ma di produrre outcome tangibili, ovvero miglioramenti reali nella qualità della vita, nella competitività del sistema economico e nella coesione sociale.
Il valore pubblico nel PIAO si concretizza attraverso un approccio integrato alla pianificazione, in cui obiettivi, risorse, attività e performance vengono allineati in funzione dell’impatto generato. Non è sufficiente misurare il rispetto formale dei programmi: occorre comprendere quanto e come le azioni intraprese contribuiscono al benessere collettivo.
Per rendere tutto questo misurabile, il PIAO richiama l’utilizzo di indicatori strutturati e riconosciuti, come ad esempio:
- SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030, che permettono di valutare la coerenza delle azioni pubbliche con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
- Indicatori BES (Benessere Equo e Sostenibile), sviluppati da ISTAT e CNEL, che offrono una visione multidimensionale del progresso, andando oltre il PIL per includere aspetti come salute, istruzione, qualità dell’ambiente, lavoro e sicurezza.
- Dati statistici ISTAT e report tematici, che permettono di ancorare la programmazione pubblica a evidenze oggettive, garantendo trasparenza e accountability.
Incorporare il valore pubblico nel PIAO significa quindi dotare le amministrazioni di una bussola per orientare le scelte, migliorare la qualità della spesa e rendere più efficiente l’allocazione delle risorse. È un cambio di paradigma: dalla mera gestione degli adempimenti alla creazione di impatti misurabili e duraturi. In questo modo, il PIAO diventa un potente strumento di responsabilità pubblica e di fiducia verso i cittadini, consolidando il ruolo strategico delle PA nella promozione di uno sviluppo equo e sostenibile.
Gli step per la creazione di valore pubblico
Il PIAO propone un percorso virtuoso da seguire per la creazione di Valore pubblico. In fase di predisposizione, sarebbe opportuno percorrere un preciso iter programmatico:
- effettuare un’analisi del contesto interno ed esterno per individuare i fabbisogni di utenti e stakeholder da soddisfare;
- identificare uno o più obiettivi di Valore pubblico da perseguire per generare valore per utenti e stakeholder soddisfacendo gli specifici bisogni, ovvero definendo quali sono le prospettive e il livello di benessere;
- per ogni obiettivo di valore individuato, definire quali strategie intraprendere per favorire la creazione e la protezione del Valore pubblico atteso e quali indicatori di impatto per misurarlo, alla luce del contesto esterno e interno in cui opera l’ente;
- distribuire alle strutture organizzative gli obiettivi operativi e i relativi indicatori di performance, funzionali alla messa a terra delle strategie scelte per la creazione del Valore pubblico atteso, inclusi gli obiettivi di semplificazione e digitalizzazione;
- valutare e gestire i rischi di maladministration e poca trasparenza che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi e individuare le misure e i relativi indicatori funzionali alle strategie di protezione del Valore pubblico atteso;
- mettere in atto azioni di sviluppo organizzativo, includendo iniziative sul lavoro agile, per supportare al meglio la strategia individuata;
- identificare le competenze professionali utili ad attuare la strategia, valutandone l’adeguata presenza nel personale aziendale e definendo piani formativi e assunzionali per colmare i gap rilevati.
Soluzioni digitali a supporto del PIAO
L’adozione del PIAO rappresenta una sfida complessa per molte Pubbliche Amministrazioni, chiamate a integrare piani, obiettivi, risorse e indicatori in un documento coerente, misurabile e orientato al valore pubblico. In questo contesto, le soluzioni digitali giocano un ruolo fondamentale, offrendo strumenti per la redazione del PIAO e per il monitoraggio della performance della PA in modo strutturato, trasparente e integrato.
MAPS ESG supporta le amministrazioni pubbliche attraverso una piattaforma innovativa che consente di gestire l’intero ciclo del PIAO: dalla pianificazione strategica alla rendicontazione dei risultati. Le tecnologie MAPS favoriscono la raccolta e l’analisi di dati provenienti da diverse fonti, abilitando una visione unitaria e data-driven delle politiche pubbliche.
Tra i principali vantaggi offerti dalle soluzioni MAPS:
- Automazione della redazione del PIAO, con la possibilità di aggregare in modo dinamico i contenuti provenienti dai diversi ambiti (risorse umane, anticorruzione, formazione, performance).
- Integrazione con indicatori esterni e obiettivi strategici, come SDGs, BES e altri dati ISTAT, per ancorare il piano a metriche condivise e riconosciute.
- Dashboard interattive per il monitoraggio in tempo reale dei risultati, facilitando la valutazione della performance organizzativa e il supporto decisionale.
- Tracciabilità e trasparenza dell’intero processo, a beneficio sia dei decisori pubblici sia dei cittadini.
Questi strumenti digitali per il PIAO non solo semplificano gli adempimenti formali, ma diventano veri e propri abilitatori della trasformazione amministrativa. La tecnologia aiuta a superare la logica dei silos informativi, favorendo una gestione trasversale e orientata agli impatti. Grazie a queste soluzioni digitali per la creazione di valore pubblico, le amministrazioni possono passare da una logica adempitiva a una logica strategica, valorizzando dati, competenze e processi per migliorare concretamente i servizi offerti e rafforzare la fiducia istituzionale. In un’ottica di modernizzazione e accountability, la digitalizzazione del PIAO si conferma una leva chiave per realizzare una PA più efficiente, integrata e capace di rispondere alle esigenze reali della società.